Descrizione
La Chiesetta della Madunnuzza
Sorge a circa un chilometro dal centro abitato in località omonima e a poca distanza dal fiume Eleutero. E’una piccola chiesetta ad unica navata dedicata a Santa Maria della pietà o del Daino ed è immersa nel verde di una macchia mediterranea con diverse querce secolari. L’8 settembre si festeggia il culto della Madunnuzza con pellegrinaggi dei fedeli e giornata di festa in loco.
I mulini dell’Eleutero
Diversi mulini, oggi ridotti a ruderi, si trovano lungo il corso del fiume Eleutero immersi in una natura lussureggiante. La loro presenza è segnalata a partire dal 937 all’epoca della conquista araba della Sicilia. Operanti fino a qualche decennio fa, conservano ancora il fascino della civiltà contadina a cui erano intimamente legati. Percorrendo la strada che da Marineo porta a Risalaimi si incontrano le Case di Risalaimi (interessante complesso del XIII sec.).
Nel XV sec. le pareti della cappella annessa alla masseria vennero affrescate da Tommaso de Vigilia (gli affreschi, successivamente staccati, si trovano esposti nel Museo Regionale di Palazzo Abatellis a Palermo). Proseguendo verso Misilmeri si incontra il Ponte della Fabbrica (costruito nel 1581 a servizio dell’ex regia trazzera che collegava Palermo con l’entroterra). Più avanti si incontrano due mulini: il Mulinello e l’Ex Mulino Nuovo. Sul versante meridionale di monte Tesoro si trova l’Ex Mulino di Mezzo (un mulino capace di macinare fino a sette tonnellate giornaliere di grano). Altri mulini si incontrano risalendo il fiume verso l’entroterra.
Le gole dello Stretto
Escursione molto affascinante ma difficile e faticosa. Si risale il fiume Eleutero partendo dal “ponte sullo stretto” nell’omonima località. Guadagnato il letto del fiume attraverso un irto sentiero si sale controcorrente attraverso una gola scavata fra due massicci collinari coperta da una ricca vegetazione spontanea che costituisce peraltro un importante rifugio di una fauna acquatica e terricola. Superate le strette gole si raggiunge l’Ex Mulino Calderone. A questo punto si riprende una strada carrabile. Si può raggiungere la vicina Chiesetta della Madunnuzza (poche centinaia di metri) o raggiungere Marineo (circa un chilometro).
Masseria Acqua del Pioppo
Bella ed elegante costruzione di fine 800 a qualche centinaio di metri dalla statale 118 in omonima località fra Marineo e Bolognetta.
Masserria di Parco Vecchio ,interessante costruzione ai margini del bosco della Manca, edificata nel XII sec. e modificata alla fine del quattrocento forse ad opera dei Cavalieri Teutonici, che possedevano anche il casale di Risalaimi, con la costruzione di una chiesetta annessa alla fabbrica. Oggi la masseria si compone di diverse fabbriche disposte ai lati di un cortile rettangolare, una delle quali ospita un interessante ed originale agriturismo che ripropone oltre alle originarie strutture anche gli antichi sapori e le atmosfere della civilta’ contadina. La Masseria costituisce un ottimo punto di partenza per escursioni al Bosco della Manca e nella vicina Santa Cristina Gela.
La Riserva Orientata di Ficuzza
Gli accessi consigliati sono diversi e si trovano tutti a pochi chilometri di distanza da Marineo: sulla provinciale Marineo-Godrano in direzione della contrada Massariotta per salire fino a Torre del Bosco o in direzione Serre Suvarita. In località Arcera presso l’omonimo ponte risalendo il vallone Arcera. Particolarmente appassionante risulta la visita della Riserva in mountain bike nei diversi periodi dell’anno in percorsi che si inoltrano anche nelle parti più misteriose del bosco (contattare la Pro Loco o l’extreme racing team).